Quest'ultima era dotata di un poderoso motore da ben 105 CV, qualcosa di particolarmente potente per l'epoca, ma di una ciclistica non all'altezza delle prestazioni e così, per sfruttare le caratteristiche tecniche del 6 cilindri, un collezionista di moto e di auto ha deciso di affidare una CBX1000 al preparatore cinese Mandrill Garage.
Alla fine degli anni '70 Honda ha trasferito Shoichiro Irimajiri, l'ingegnere responsabile dello sviluppo dei motori F1 alla divisione moto e due delle sue creazioni sono state la CX500 e la CBX1000.