In questo modo, si proibirebbe la rimozione di Huawei dalla Entity List senza un atto da parte del Congresso e si limiterebbero le concessioni annunciate dal Presidente degli Stati Uniti in occasione del G20 di Osaka.
Ancora una volta, i membri del Congresso ribadiscono le presunte accuse sottolineando che “Huawei, una malignamente società cinese di telecomunicazioni che cerca di dominare il futuro delle reti 5G, è uno strumento di potere nazionale utilizzato dal regime di Pechino per indebolire le compagnie statunitensi e altri concorrenti internazionali, impegnarsi in spionaggio in paesi stranieri, e rubare proprietà intellettuale e segreti commerciali”.