Si tratta della reazione del dicastero guidato da Valditara a proposito delle polemiche sulla presunta eccessiva semplicità dei quesiti proposti durante le recenti prove scritte del Concorso docenti 2024.
Anche perché le prove scritte hanno previsto la somministrazione a ciascun candidato di 50 quesiti a risposta multipla che, moltiplicati per 13 turni di esame (tre per il concorso della scuola dell'infanzia e primaria e dieci per la scuola secondaria), fanno 650 quesiti complessivamente elaborati e oggetto di prova.