La ricerca proceda dunque spedita verso una possibile soluzione alla pandemia di COVID-19, ma c'è il rischio da non sottovalutare che il coronavirus possa sviluppare una resistenza ai vaccini, in modo non dissimile dall'antibiotico resistenza che si manifesta nei batteri.
Analogamente alla terapia antibiotica combinata progettata per contrastare l'emersione di superbatteri, infatti, “i vaccini creati per indurre una risposta immunitaria ridondante – o uno in cui il sistema immunitario è incoraggiato a colpire più siti, chiamati epitopi – sulla superficie del virus, possono ritardare l'evoluzione della resistenza ai vaccini”, ha dichiarato il professor Read, docente di Biologia ed Entomologia, oltre che direttore dell'Huck Institutes of the Life Sciences.