Si tratta di un modo relativamente nuovo di intendere l’urbanistica, in cui si fanno interventi molto veloci, poco costosi e reversibili per trasformare vie, piazze e altri spazi pubblici.
“Durante il lockdown”, racconta Enrica Papa, esperta di pianificazione dei trasporti che insegna alla University of Westminster di Londra, “è nata l’esigenza di recuperare spazi che non erano più usati per le auto, dai parcheggi alle aree davanti ai ristoranti, per restituirli alla socialità.