In un sol colpo di spugna, come se fosse un colpo di scena, la più grande delle sceneggiature teatrali, l’amministrazione Ericina decide di mettere mani allo Statuto della FuniErice, eliminando, di fatto, i poteri e le funzioni della classe dirigenziale, in particolare del Direttore Generale, peccato che questo non è teatro bensì REALTÀ.
Poco conta se poi questo gruppo negli anni ha lavorato in maniera esemplare prendendo una società come la FuniErice inizialmente con gravi deficit economici portandola allo splendore che merita con milioni di utili, poco conta che con abnegazione e spirito di sacrificio il direttore generale ha lavorato durante la malattia pur di portare avanti un progetto per il bene della collettività e della stessa partecipata.