Il gioco, basato su oggetti che i proprietari facevano muovere e che il gatto poteva inseguire e bloccare, è invece un modo per riprodurre comportamenti naturali in un ambiente domestico e, come scrivono gli autori, porta a comportamenti simili a quelli che si osservano nella caccia.
«Per farlo, dobbiamo seguire le indicazioni che il gatto stesso ci dà, cercando di capire cosa preferisce e inquadrando i momenti in cui è più disposto a interagire», continua il veterinario.