Il Tommaso Buscetta di Bellocchio e Favino non è un eroe, né tantomeno il mafioso buono “di una volta” (che esiste solo nei fasulli racconti autocelebrativi dei criminali) in mezzo ai mafiosi cattivi di oggi – per evitare qualunque esaltazione del personaggio, il regista confezione un finale inequivocabile.
Ne Il traditore, salutato da un lungo applauso a Cannes, unico film italiano in concorso, Marco Bellocchio si confronta con la storia di Tommaso Buscetta e della mafia, tema per sua stessa ammissione piuttosto lontano dalle sue corde.