Persuaso a dirigere l’ultima fatica, Il viaggio del principe, in tandem insieme al talentuoso allievo Xavier Picard per unire le forze ed emanare l’aura fiabesca conforme all’ordine naturale delle cose.
La crescita dell’emozione, garantita dal fuggifuggi, seppur prevedibile, nella foresta, che sancisce l’incontro nell’ebbrezza degli alberi millenari con l’avveduta civiltà contraria alla compiaciuta ferocia dei macchiettistici accademici da strapazzo, basta e avanza per garantire a Il viaggio del principe l’altezza poetica necessaria ad andare oltre le mire metaforiche, lo scoppiettio di trovate singolari ed esilaranti, i risvolti orrorifici.