E’ quanto sottolinea l’atto di accusa consegnato al Tribunale permanente dei popoli, istituzione che ha sede all’Aja e che ha aperto un procedimento sugli omicidi dei giornalisti con l’obiettivo di accendere un faro e contribuire a fermare l’impunità, proponendo vie per riaffermare che gli Stati sono responsabili della protezione dei giornalisti e sono tenuti ad agire in caso di minacce nei loro confronti.