Quindi, alla sua cinquantunesima regia, Allen non può fare altro che ricordarci quanto lui stesso ami l’universo della Settima arte, rincarando attraverso Rifkin’s Festival la dose, trattandosi di un ennesimo gioiellino pregno di senso della narrazione e occhio da grande autore quale è.
Un Allen totale è quello che si mette in gioco in Rifkin’s Festival: