Jim Jarmusch e Bill Murray, due personalità della Settima arte a stelle e strisce difficili da immaginare insieme, eppure in grado di mettere a segno nel 2005 un titolo di grande presa:
Con un estro registico ben diverso da quello che solitamente sfoggia nelle sue pellicole, il buon Jarmusch firma con Broken flowers un’opera maggiormente consona ai parametri del cinema d’intrattenimento che sempre ha evitato, tracciando una storia di crescita emotiva attraverso un protagonista delineato a dovere per trasformarlo in qualcosa di molto più emblematico.