Secondo le stime degli inquirenti, in cinque mesi sarebbero stati riciclati fino 1,69 milioni di euro mentre altre società (poco meno di una decina) avrebbero ricevuto gli introiti “ripuliti” in criptovalute (circa 2 milioni e mezzo di euro).
Le preoccupazioni di numerose istituzioni in merito all’uso illecito delle criptovalute – l’ultima, in ordine di tempo, è stata la Commissione Europea – sembrano essere parzialmente giustificate dai maxi-sequestri come quello effettuato dalla polizia brasiliana nel corso di una retata anti-riciclaggio.