Produzione italo-russa co-ordinata dal nostro Claudio Bonivento, Il proiezionista è un kolossal storico che non sempre viene ricordato abbastanza per i suoi meriti artistici, essendo uno spaccato sincero e delineato a dovere di un avvenimento collocatosi tra l’inizio della Seconda Guerra Mondiale e i primi anni Cinquanta.
Di nascita moscovita, Andrei Konchalovsky è un regista che definire poliedrico è dire poco, in quanto nella sua lunghissima carriera – cominciata negli anni Sessanta – è possibile annoverare titoli di qualsiasi genere e produzione, da trasposizioni di note opere letterarie (uno Zio Vanja da Anton Checov, realizzanto nel 1970) ad una parentesi statunitense che lo ha visto alle prese con thriller action (A 30 secondi dalla fine, da un soggetto di Akira Kurosawa), drama comedy (Homer & Eddie con Whoopy Goldberg e James Belushi) e veri e propri muscolari buddy movie (Tango & Cash, con Sylvester Stallone Kurt Russell).