Da un racconto di Niccolò Ammaniti, autore che al cinema aveva già avuto modo di essere trasposto da cineasti quai Gabriele Salvatores (Io non ho paura) e Marco Risi (L’ultimo Capodanno), Io e te è quindi rimasto l’unico lungometraggio firmato da Bertolucci dopo il 2010.
Nel 2012, a cinquant’anni esatti dal suo esordio alla regia avvenuto con La commare secca, il compianto maestro della Settima arte Bernardo Bertolucci ha realizzato quello che si è poi purtroppo rivelato il canto del cigno di una lunga e premiata carriera: