Ormai qualsiasi moderna utilitaria, seppure modesta, ha maggior sprint rispetto alle più comuni Abarh di un tempo (per intenderci, quelle derivate dalle Fiat 500 e 600), ma in quell'epoca le prestazioni bisognava sudarsele, e il marchio dello 'Scorpione' faceva davvero miracoli.
Questo il progetto della casa editrice Artioli che nella nuova opera di Daniele Buzzonetti (317 pagine, 55 euro) racconta l'intera epopea del marchio e di Carlo Abarth, che lo ha creato e gestito fino al 1971, gli anni più eroici e affascinanti di una storia prodigiosa, ricca di avvenimenti che non finiscono di stupire.