È chiaro sino in fondo tutto questo all’intera classe politica del nostro Paese?
E proprio per tali ragioni – voglio ribadirlo con assoluta chiarezza – mi pare francamente inaccettabile che si pensi di poter cambiare il Governo in carica, o addirittura di poter andare a elezioni anticipate, quando invece vi sarebbe bisogno almeno di un altro intensissimo anno di lavoro per dare avvio al Pnrr, ricevendo così altri due ratei di fondi da Bruxelles, e per impostare e avviare linee di politica industriale rigorose, qualificate e attente al presente e soprattutto al futuro dell’Italia come seconda potenza manifatturiera d’Europa.