Con l’improvvisa scomparsa della sua autrice, del manoscritto di Suite francese non si ebbe più alcuna notizia per oltre cinquant’anni, e a nulla valsero i tentativi di Sabatier di ritrovare l’opera di cui Irène gli aveva tanto parlato.
Si narra che l’editore Bernard Grasset, dopo aver letto tutto d’un fiato quel manoscritto tanto audace e degno di un autore nel pieno della sua maturità artistica, si ritrovò di fronte la Némirovsky, una giovane di famiglia benestante dai modi raffinati, e sospettò che fosse una semplice prestanome.