L’Italia ha infatti la componente più bassa di esposizione obbligazionaria (37% contro 53% della media europea) e la più elevata di esposizione agli investimenti alternativi (24% contro il 16%).
Rappresenta ancora la componente principale ma viene ora affiancata dalle azioni (25%) e dagli investimenti alternativi (private equity, private debt, alto rendimento, emergenti, hedge fund).