Tuttavia, più che al titolo di accademico, La Fontaine deve l'immortalità alla sua opera letteraria e soprattutto alle Favole che, rifacendosi agli antichi modelli latini (in particolare, ovviamente, ad Esopo), rappresentano senz'altro la sua opera meglio riuscita ed ispirata, soprattutto perchè dipingono la società francese del XVII secolo.
Ormai al riparo dalla miseria, diventato l'amico di Racine, Boileau e Molière, La Fontaine poté pubblicare una prima raccolta di Favole nel 1668, una seconda nel 1678, alcuni racconti e libretti d'opera.