La sceneggiatura lancia un attacco diretto all’aristocrazia di corte, abbarbicata nei suoi sfarzosi palazzi e incapace di gestire la crisi della malattia, preferendo darsi alla fuga per salvare i propri beni materiali, mentre il popolino, quello vestito di stracci e in piena carestia, si rimbocca le maniche e resiste con il sangue all’avanzata dei morti viventi.
In un panorama televisivo e cinematografico internazionale dominato da prodotti statunitensi, inglesi e solo saltuariamente da sparute produzioni europee, vedere comparire sul catalogo di Netflix una serie ad alto budget realizzata dai (sud) coreani è alquanto spiazzante.