“Sono contento perché tre giorni fa, prima di venire qua, mi ero guardato dei monologhi e delle ospitate di Sanremo”, ha raccontato al Dopofestival.
La paura comunicata da Rovazzi nei primissimi istanti di esibizione era dunque reale.
“Io sono super insicuro, ho duemila paranoie – ha proseguito – quando ho presentato Sanremo Giovani mi hanno scritto che mi toccavo il bottone della giacca.