“È scaduto il 1° marzo il termine entro il quale il Ministro della Salute avrebbe dovuto autorizzare la sperimentazione del vaccino immunocontraccettivo GonaCon, ovvero del farmaco che, somministrato ai cinghiali, consente di bloccarne la riproduzione per un periodo che può arrivare fino a sei anni con una singola dose.
Negli ultimi decenni, infatti, i danni dichiarati dagli agricoltori sono costantemente cresciuti, nonostante gli animali subiscano una pressione venatoria fortissima e nonostante dal 2005 tutti gli ungulati, cinghiali compresi, possono essere cacciati tutti i giorni dell’anno a qualsiasi ora.