Leggere per prima quel manoscritto e trascriverlo, ripercorrere il viaggio in Amazzonia, partecipare ai drammi e ai tormenti di Hercule Florence, ai suoi ragionamenti che scorrono come un flusso di coscienza, poter essere parte di quel momento storico, vedere come nasce un’idea, come si forma un’intuizione geniale originata dal bisogno, mi ha calato in una dimensione di privilegio assoluto» Condividi Condividi Facebook X (Twitter) Email Whatsapp Regala il Post Aggiungi ai preferiti Hercule Florence, "Photographie ou Imprimerie à la lumière", 1833, manoscritto a inchiostro su carta, 31 x 21,2 cm (Courtesy Nouveau Musée National de Monaco)Lavorare su Hercule Florence ha avuto grandi ripercussioni sul mio lavoro, ma è stata anche un’avventura molto faticosa, e non mi sarei mai decisa a scriverne di nuovo se lo scorso 28 febbraio non avessi ricevuto un messaggio: