L'obiettivo di questo meccanismo è contrastare il cosiddetto «dumping ambientale», ovvero la concorrenza sleale di quelle imprese di Paesi Terzi che immettono sul mercato comunitario beni a prezzi più bassi prodotti in contesti in cui non esiste una normativa per la tutela ambientale.
L'Unione europea introdurrà, per la prima volta al mondo, una sorta di «dazio ambientale» che inizialmente sarà applicato alle importazioni di ferro, acciaio, cemento, fertilizzanti, alluminio e generazione elettrica da Paesi terzi che hanno standard ambientali inferiori a quelli imposti alle industrie europee.