È una soluzione ibrida che cerca di salvaguardare l'esperienza “fisica” dell'università, limitando i rischi di contagio.
Dopo l'esperienza primaverile della didattica online e dopo la chiusura estiva, le università riaprono i battenti delle lezioni con una modalità definita blended:
È come se le nostre postazioni casalinghe, dalle quali abbiamo “interagito” a partire dallo scorso marzo, ci chiamassero con canti di sirene telematiche e noi, fedeli al valore di un'università viva e di un insegnamento che è presenza e incontro, dovessimo mettere i tappi.