Le informazioni vengono incrociate con gli spostamenti rilevati sullo smartphone degli utenti, per rivelare a questi ultimi se hanno visitato gli stessi luoghi dei pazienti a rischio, nello stesso lasso di tempo.
chi secondo l'app è entrato in contatto con pazienti a rischio infezione potrebbe infatti finire a sua volta nella banca dati per contribuire a tracciare l'evolversi dell'epidemia e mettere in guardia altri utenti.