Ma la prova costume è solo uno dei tanti “effetti collaterali” della cosiddetta “Diet culture” (lett.
Cosa sia la “Diet Culture” lo chiarisce bene Christy Harrison nel suo blog, io qui mi limiterei a tradurre e a commentare i punti fondamentali che la caratterizzano:
da un lato è possibile trovare profili di diversi attivisti che cercano di sensibilizzare, di giorno in giorno, le persone sull’argomento diet culture/fat shaming, dall’altro c’è chi marcia su questa cultura che siamo noi stessi a creare, con i nostri discorsi oltre che con le nostre scelte alimentari.