Hanno così visto che nel periodo di osservazione si erano verificati 435 decessi, di cui 139 per patologie cardiovascolari e 89 per tumori, e che la mortalità generale era inferiore in chi aveva regolarmente nel proprio organismo quantità maggiori di metaboliti della dieta mediterranea.
I ricercatori dell’Università di Barcellona, insieme con i colleghi statunitensi e italiani, hanno appena pubblicato su BMC Medicine quanto osservato sulla popolazione di 642 over 65 del progetto InChianti, seguita allo scopo di verificare gli eventuali rapporti tra il tipo di dieta e la mortalità generale e associata ad alcuni tipi di malattie.