"Le ragioni alla base di questa diffidenza, per quanto abbiamo potuto constatare, sono le più disparate - ha aggiunto il direttore del Dti - Da un lato c'é la diffidenza verso la loro reale efficacia, dall'altro c'é un senso diffuso di timore verso qualcosa che non si conosce bene e che non é così diffusa come lo sono le più comuni app che installiamo tutti i giorni".