In un’analisi sul Sole 24 Ore ho evidenziato come nel quadriennio 2015-18, il migliore per l’Italia nell’era euro, ci sia stato comunque uno scarto enorme di crescita del valore aggiunto rispetto alla Germania:
La Banca d’Italia scrive che nel caso “la domanda estera quest’anno ristagni a seguito di una più prolungata emergenza sanitaria e nel contempo le restrizioni all’attività economica in Italia si protraggano per un periodo più esteso”, si avrebbe un impatto sul Pil del -2,5%.