Nonostante alcuni difetti in fase di scrittura che vi raccontavamo nella nostra recensione di La Fiera delle Illusioni, l'ultimo film del regista Premio Oscar gronda la sua autorialità, un sorriso sdentato che ci fa sentire scomodi al freddo, come un grande autore riesce a fare solo con le immagini e il significato che esprimono, teli sgualciti che stratificano il titolo, dando spessore e mettendolo sotto occhi del pubblico, che rimane comunque intirizzito dalla gelida spietatezza della pellicola.