In particolare i finanzieri, dopo aver svolto nel biennio 2014-15 numerose ed articolate attività ispettive nei confronti delle società amministrate, “di diritto” e “di fatto”, dal LICATA stesso operanti nell’ambito della ristorazione, del banqueting, dell’intrattenimento e del settore turistico-alberghiero, erano giunti ad individuare e quantificare precisamente il vorticoso volume d’affari generato dalla fatture false che il LICATA, da anni, utilizzava nella propria attività, pari ad oltre 25 milioni di euro.