La cosa è durata per circa cinque anni, fino all'arrivo di competitor di un certo livello come Disney+, AppleTV+ o HBO Max che hanno esacerbato in termini puramente commerciali e ambiziosi la guerra allo streaming, costringendo tutte le forze in campo a puntare quasi solo esclusivamente sulle produzioni originali, divenute la conditio sine qua non per mantenere intatta la base di abbonati mensili, per giunta di ogni genere o estrazione, il che vuole dire un'implementazione monumentale dei contenuti creati e una presenza eterogena di rappresentazione in più show o lungometraggi possibili, questo principalmente per rientrare nel clima della woke culture statunitense e andare ad aumentare il bacino d'utenze fisse mensili o annuali (dipende dalla piattaforma di cui si parla).