A mancare è il protagonista dell'album, suo zio Salvatore, icona attorno a cui gira il racconto del disco, figura specchio di un trauma che lo ha portato nel 2018 a tatuarsi "Morto dentro" sulla bocca dello stomaco.
C'è chi nel buio risorge affrontando il dolore della morte.
La riflessione sulla morte e su quanto abbia restituito alla propria famiglia concede a Paky la leggerezza di lanciarsi nel brano successivo all'unico pezzo "love" del progetto: