Obiettivamente e razionalmente, invece, era chiaro che La Profezia dell'Armadillo non potesse essere adattato in quel formato, sotto l'egida di un medium e di un linguaggio che di per sé non appartengono in senso formale a Zero, non più della struttura seriale e della forma animata.
In questo senso, La Profezia dell'Armadillo ha avuto qualcosa di interessante da dire e mostrare, scegliendo anche un interprete adatto come Pietro Castellitto per vestire i panni di Secco, eppure la parte più emotiva dell'adattamento, così come quella legata alla "rebibbianità" di Zero, non sono state sufficienti a salvare un progetto dove il massimo picco creativo era rappresentato da un Valerio Aprea in costume da Armadillo (stranota personificazione della coscienza di Calcare), per altro tra le cose migliori del film.