La rivalutazione si è tradotta nel licenziamento collettivo per 13 dipendenti, notizia giunta alla metà di dicembre nella sede delle organizzazioni sindacali, che avevano chiesto la cassa integrazione per gli esuberi e un incontro al Ministero del Lavoro che si è tenuto il 13 gennaio di quest’anno.
Contemporaneamente, l’azienda aveva comunicato di essere in trattative per la cessione dei terreni di via Amendola, dove sorge lo storico stabilimento, segno della volontà di dismettere la produzione.