Al contrario di quanto viene dato per automatico infatti secondo Giancarlo Giorgetti esiste la possibilità che si arrivi ad una sorta di periodo cuscinetto, questa volta nei primi mesi del 2024, sotto la presidenza belga di turno della Ue, e che dunque un compromesso alla fine possa slittare nel primo trimestre del prossimo anno .
Non è nemmeno immaginabile, ad oggi, che il prossimo anno in 27 Stati si vada a votare per rinnovare Parlamento e vertici istituzionali della Ue senza un nuovo patto di Stabilità e crescita.