Un horror che turba più dispaventare Una sensazione che si estende per maggior parte della visione di Lamb, in un film che nella dicitura di horror fa poi ritrovare ben poco allo spettatore di quei dettami orrorifici che l'autore accarezza soltanto, ma da cui presto cerca anche di distaccarsi.
Un giocare con la percezione dell'osservatore che durante il film non può che scendere a patti con l'innocenza e l'emotività di una "bambina" che, pur senza l'utilizzo della parola, sa esprimersi esattamente come qualsiasi essere vivente, di certo inquietante ma pur sempre reale.