Sono questi alcuni risultati del rapporto che monitora il mercato del lavoro nel settore della comunicazione italiana elaborato da UNA (Aziende della Comunicazione Unite) e Almed, (Alta Scuola in Comunicazione, Media e Spettacolo) dell’Università Cattolica del Sacro Cuore.
Anche in pandemia il comparto italiano della comunicazione si conferma una industry che occupa i giovani (+31% sulla media nazionale che si attesta al 21%) e punta oggi sulla flessibilità, con lo smartworking che rappresenta una commodity e che è entrato a far parte di un “nuovo” modo di lavorare per tante aziende, anche se non tutte.