Lo vogliamo chiamare lavoro di cittadinanza?
– il reddito di cittadinanza, anziché favorire gli inserimenti nel mondo del lavoro, ha reso più complessa la ricerca di personale:
Da un lato, riportare il reddito di cittadinanza attorno ai valori del reddito di inserimento, perché nessuno deve cadere nella povertà, e utilizzare la differenza attiva per versare contributi figurativi ai giovani, massimo 35enni e disoccupati, che vengono assunti dalle aziende.