L’Italia è l’undicesimo paese più complesso d’Europa per la gestione delle risorse umane e delle retribuzioni anche se si colloca meglio di alcuni paesi tradizionalmente considerati “employer friendly”, come Norvegia e Finlandia.
La nostra disciplina giuslavoristica appare complessa considerando aumenti automatici e obbligatori degli stipendi, congedi di paternità retribuiti e contributi del datore di lavoro per il fondo pensione, influiscono in maniera importante sul posizionamento del Belpaese all’interno della classifica.