esplorando paesaggi pittoreschi, come la vista che si gode dallo Slaettaratindur, la montagna più alta dell’arcipelago (882 metri) oppure girando per le isole più a Nord (Kalsoy, Kunoy, Svinoy), andando a cavallo, in canoa o pedalando in mountain bike, facendo trekking, andando per i musei alla scoperta delle tracce lasciate dai vichinghi (a partire dalla lingua ufficiale, il faorese), che arrivarono qui nell’825 cacciando, senza troppi complimenti, i pochi monaci irlandesi sbarcati duecento anni prima.