in un recente articolo il Washington Post ha rivelato che un numero crescente di università statunitensi utilizza questo tipo di tecniche per “spiare” gli studenti delle superiori che visitano il proprio sito, così da profilare in anticipo i potenziali candidati e decidere quali siano più appetibili.
Stando infatti ai documenti esaminati dal Post sono almeno 44 le università negli Stati Uniti, sia pubbliche che private, che collaborano con società di consulenza esterne per raccogliere e analizzare i dati sui potenziali studenti, monitorando la loro attività Web o formulando punteggi predittivi per misurare la probabilità che ciascuno di essi si iscriva davvero.