In realtà, è ragionevole pensare che le lamentele dei clienti siano nate insieme al commercio stesso, ma è difficile immaginare un acquirente insoddisfatto che si prende la briga di incidere un’indignata lettera di reclamo su di una tavoletta d’argilla (che poi bisognava cuocere per “fissare” i segni), con l’indispensabile stilo e nella complicatissima scrittura cuneiforme, composta all’inizio da un migliaio di segni, poi ridotti con il tempo a solo poche centinaia.