I personaggi di Barbery, a tratti goffi ed ingenui nei loro gesti, sono invece portatori di una bellezza nascosta, quasi impercettibile agli altri, simboli di quel miracolo che va oltre le apparenze e gli stereotipi.
Ci può essere, dietro la discrezione di una portinaia che fa fatica a guardare negli occhi gli inquilini dell’elegante palazzo parigino in cui lavora, la sofferenza di una solitudine che negli anni, perso il marito, ha oscurato ogni lume dello spirito;