Rimanere uomini nel tempo di una pandemia social” … È certo assolutamente corretto dire che la Rete ci soffoca, ma nello stesso tempo dobbiamo riconoscere che ci offre delle possibilità enormi per un nuovo respiro;
sarebbe però un’affermazione che rischia di essere ancora molto accademica e astratta, specie se, a fronte di questo neutralismo conciliatore, si considera la sfiducia e la disistima di fondo con cui spesso si scontrano avversari ed estimatori della Rete o, per entrare all’interno degli stessi campi, coloro che in questo tempo di pandemia sostengono che la Rete è stata lo strumento per diffondere un vero e proprio terrorismo psicologico liberticida e coloro che l’accusano al contrario di aver favorito dei comportamenti semplicemente irresponsabili, mascherandoli dietro la scusa di una difesa della libertà personale.