Simpaticamente impertinente, Valter Izzo ti spiazza con questo libro, perché il suo titolo, Mi faccia dire un’Ave Maria, ricorda la richiesta, quasi stravagante e perentoria, di una donna che un giorno arriva in una delle tante opere di carità che Izzo ha promosso e diretto.
Izzo si è sempre dedicato con passione a quelli che vivono ai margini di una società, che “fa programmi”, che ha in mente “strutture ben congegnate”, ma poi si perde in regolamenti e leggi che hanno poco a che fare con quello che muove veramente gli uomini alla carità.