“Se Dio davvero si è dato agli uomini interamente e ha scelto quel pezzo di pane, non dev’essere contento che lo riteniamo normale.
“Dio, l’essere supremo creatore e signore… Dio, da mangiare.
Perché è da matti credere di mangiare Dio”.
il racconto lucido, ma non per questo meno drammatico, di un uomo che si è trovato – da quando aveva nove anni – a vivere l’Eucaristia come l’esperienza reale di una relazione con Cristo, che ha inferto alla sua vita una ferita non rimarginabile, e insieme che ha aperto la sua mente e la sua ragione alla tensione verso un infinito sempre più connotato in termini personali.