L’altro, chiunque – un ladruncolo sfortunato incontrato per caso, un collaboratore che è più di ciò che appare, un invitato che non è proprio colui ti aspetti – può mettere in moto quella debole ma efficace valanga che scombussola le nostre banali certezze.
Questa digressione ha un senso perché sottolinea, rende evidente, la correlazione (per quanto formale, analogica e contradditoria) tra realtà e rappresentazione.